“Se non usiamo il linguaggio condiviso e il simbolismo contenuti nella cultura popolare per comunicare, conoscersi e supportarci a vicenda, la conseguenza sarà l’isolamento”. Così, Stuart Semple definisce il suo rapporto con il Pop, di cui si dichiara discepolo. Pop come griglia su cui distendere il pensiero che lega grazie ai simboli più cose assieme: musica, moda, letteratura, cinema, sottocultura giovanile. Figlio della stagione Pop USA anni ‘80 da cui – parafrasando il gruppo pop-rock degli Afterhours – “non si esce vivi”.
Volume realizzato in occasione della mostra personale “Stuart Semple: Pop Disciple” di Stuart Semple, presso la Galleria Aus18, Milano (27 marzo – 8 maggio 2008).