Pietro Spica e Isabella Mandelli, il primo artista affermato, la seconda manager di successo, si sono trovati ad incrociare i pennelli per rappresentare a quattro mani il loro “mondo fantastico”, colorato ed etereo, abitato da personaggi fantasiosi, reali ed al tempo stesso onirici. Ad acquarello, che altro non è che luce colorata, la cosa più vicina ad un’ombra che, staccandosi da corpi e figure, prende spazio nel nostro sguardo. Il colore corre dove lo convoca la traccia umida lasciata dal pennello sulla carta morbida e assorbente,
per prendere forma, asciugandosi, in un velo trasparente. Personaggi che evocano un racconto, offrendo un’ambientazione per una storia. Anche quando non riproducono volti, offrono indizi per esseri reali ed al tempo stesso impossibili, che si svelano piano piano alla vista, magari semplicemente ruotando o, perché no, capovolgendo l’opera. Ed allora scaturisce il desiderio della scoperta di un bestiario immaginario del tutto immateriale che staccandosi da corpi e figure prende vita nella fantasia e nello spazio del nostro sguardo. [dal testo di Luca De Flaviis all’interno del catalogo]
Catalogo realizzato in occasione dell’evento “Spicaisa. Due mani sinistre”, 24-25 novembre 2018, M.A.C. Musica Arte Cultura, Milano.