Quella di Niccolò Calvi di Bergolo è in primis Arte per l’Uomo, è processo di trasformazione della materia e dello spirito, è percorso verso la presa di coscienza del nostro essere nello spazio e nel tempo e delle infinite possibilità di espressione creativa di ogni uomo. L’artista, come un contemporaneo alchimista, ci guida in un viaggio fra simboli e archetipi, fra leggi universali e forme geometriche primarie, in costante accordo con la concretezza del fare: qui e ora.
In un gioco infinito di possibili forme nello spazio, Calvi di Bergolo ci riporta gradualmente in sintonia con noi stessi nella misura in cui siamo disposti a seguirlo. Lo fa suggerendo un percorso che partendo dalla scelta di un verbo e passando attraverso l’insieme infinito dei suoi disegni calligrafici, evoca in ognuno di noi la consapevolezza delle proprie capacità espressive. Come mandala contemporanei, i disegni dell’artista sono una guida in grado di risvegliare quelle capacità intuitive innate che ognuno di noi possiede, ma che spesso rimangono inespresse. Giunti a questo punto, il passo successivo sarà quello di agire direttamente sulla materia, modificandola, con la determinazione di creare la propria “opera d’arte”.
Dal testo “Niccolò Calvi di Bergolo: l’arte al servizio dell’uomo” di Marco Cerruti