Nüshu significa letteralmente “scrittura delle donne”. La sua pronuncia si basa sul dialetto locale, ovvero quello dei villaggi situati intorno alla contea di Jiangyong, nella provincia di Hunan, nella Cina meridionale. È difficile stabilire una data precisa per la creazione del nüshu, ma nacque sicuramente in risposta alla società patriarcale dell’epoca, che poneva inevitabilmente le donne in una condizione di sottomissione.
Prende lo stesso nome il progetto che Alessandro Cardinale ha dedicato alle donne yao e alla loro scrittura ermetica.
Così come la ristretta condivisione di un sistema di segni consentiva a ragazze e spose di comprenderne il significato e comunicare, allo stesso modo le opere dell’artista possono essere percepite da uno specifico punto di vista: solo così l’osservatore ha modo di scoprire l’immagine di un volto femminile o di un paesaggio.