Pubblicato in occasione della mostra e dell’asta benefica “Ritratti d’autore” organizzata da Fondazione Lighea Onlus, a cura di Martina Adamuccio.
Mostra: giovedì 5 dicembre 2013 ore 18.30, Palazzo di via di Santa Marta 15, Milano
Asta: lunedì 9 dicembre 2013 ore 18.30, Fondazione Stelline, corso Magenta 61, Milano
Il progetto “Ritratti d’autore” è nato dall’intento di mettere in relazione due mondi spesso associati ma allo stesso tempo contrastanti. Fin dai tempi più remoti, infatti, l’arte riveste un ruolo rilevante nella psichiatria e questo per varie ragioni a noi note.
Quella comunemente definita arteterapia è un’esperienza clinica che pone al centro della sua pratica il fenomeno espressivo. È una tecnica molto utile, in uso sia nelle terapie dell’infanzia e dell’adolescenza sia nelle psicosi e nei disturbi di personalità nell’età adulta. Disegnare, usare i colori sui fogli, costruire forme, sono modalità espressive più semplici e più facili da realizzare rispetto alle parole e alla formazione di un discorso, e quindi, portano l’individuo ad esprimersi in maniera più spontanea. La produzione artistica, infatti, è dimostrato, ha effetti positivi sui pazienti affetti da disagio mentale e psicosi di diverso genere.
Il progetto si è proposto di abbattere la barriera che separa i pazienti dal mondo esterno attraverso la realizzazione di una scultura, una fotografia o un dipinto. Questo perché comprendere l’individuo con determinate problematiche non è facile ma fare in modo che lo stesso possa esprimersi liberamente, attraverso un sistema da secoli usato come mezzo di guarigione, è fondamentale.
Abbiamo affidato una tematica comune ai pazienti, che hanno affrontato il lavoro nella maniera a loro più consona usando come mezzo unico le diverse tecniche artistiche.
In maniera parallela, hanno preso parte al progetto 31 artisti professionisti del mondo contemporaneo che hanno lavorato al medesimo tema dei pazienti affinché lo si potesse sviluppare sotto prospettive differenti: quello dei pazienti e quello degli artisti. Due modi di vivere l’arte differenti, che hanno portato a lavorare intorno ad un unico tema: il ritratto della donna.
Il progetto ha voluto fare in modo che “Come il pittore recupera attraverso la pittura la sua vita”, così, i pazienti recuperano attraverso la pittura ciò che sentono nel loro profondo, e lo esprimono senza paura e restrizioni in quello che può essere il modo più semplice e difficile per loro: la pittura.
Martina Adamuccio