«Sculture, installazioni, video, non sono raccolti in un contenitore museale, ma si riuniscono nelle vie e nelle piazze del centro di Milano, abitano la città, si mescolano al quotidiano, alla vita di ogni giorno, al suo cuore pulsante, affinché uno sguardo frammentario, rivolto ad una molteplicità di esperienze estetiche tanto affini quanto irriducibili l’una all’altra, possa farci passeggiare in strade e piazze divenute luoghi di attenzione e comprensione.
Ogni opera d’arte ha bisogno d’incontrarsi con uno sguardo particolare, un pensiero che s’interroghi, si commuova o s’indigni, s’acquieti o reagisca, comprenda, di fronte all’imprevedibilità creativa già posta oltre il limite della separazione e dell’indifferenza. Ogni comprensione di un’opera d’arte rappresenta l’abbattimento di un limite, il proprio». Testo tratto da Oltre il limite di Leonardo Conti.
Volume realizzato in occasione della mostra “Plaza 2009. Oltre il limite. XX Anniversario della caduta del muro di Berlino”, Milano, novembre 2009.