Dio disse: “sia il firmamento in mezzo alle acque, per separare le acque dalle acque”… così avvenne e fu sera e mattina.
I fatti narrati nella Genesi, anche se riportati nei secoli dalla tradizione popolare, sono ricchi di simbolismo e non vogliono documentare fatti storicamente accaduti o esprimere idee di natura scientifica, ma offrire degli insegnamenti. Il linguaggio simbolico è sempre stato un modo per stabilire una relazione tra l’invisibile e il visibile, tra l’ultrasensibile e il sensibile. Anche l’Arte da sempre è ricca di simboli e la creazione artistica non è altro che un lento procedimento di passaggio da una concezione mentale ad una realizzazione formale che la descrive.
Per Jorge R. Pombo e Matteo Mezzadri non c’è differenza fra infinito e finito ma spaziando tra il non essere e il divenire rimangono simbolicamente in equilibrio sull’“orlo del cielo”. Per loro non è importante rappresentare o raffigurare una qualsiasi realtà ma, avvalendosi di un personale linguaggio, dare forma alle proprie riflessioni e intuizioni, al proprio essere e, pur rimanendo nell’immaginario, lanciare dei messaggi, se non addirittura degli insegnamenti (sicuramente dei moniti).
Sandro Orlandi Stagl