«La visione fotografica spiccatamente occidentale di Ruggero Rosfer diventa gesto cavalleresco d’altri tempi e per questo affascinante. Il suo intervento visivo si sposa con l’immaginario artistico di Shaokun e la critica dei controversi aspetti socio-culturali della nuova Cina diventa finalmente performance e messa in scena. […] L’immaginario artistico di Rosfer e Shaokun prende le mosse da una realtà complessa e articolata che, oltre i limiti del tempo e dello spazio, trova nella fotografia la dimensione simbolica per la sua rappresentazione. Ogni inquadratura racchiude le infinite modalità di guardare il mondo che i due artisti pongono alla base della loro creazione e il tutto appare avvolto nel vortice di una singolarissima complicità. Una fotografia realizzata oggi per testimoniare e che verrà domani per non dimenticare.» Tratto dal testo Il processo della rappresentazione simbolica di Denis Curti.
Volume realizzato in occasione della mostra “Face-off. No land. Rosfer & Shaokun” (20 Gennaio – 19 Febbraio 2011).