La tecnica è senza dubbio affascinante. Centinaia di fili di poliammide dipinti con pigmenti fluorescenti costruiscono figure tridimensionali che emergono dal buio solo se illuminate da una lampada di Wood. Seduti su una sedia, rannicchiati dentro a bauli o fluttuanti nello spazio, i corpi di Alessandro Lupi, per lo più donne e bambini, sono densità fluorescenti, figure essenziali e misteriose attratte dal buio e allo stesso tempo bisognose di luce, senza la quale non potrebbero esistere. Vivono in una dimensione sospesa tra scultura e pittura, fluidità e immobilità, realtà ed apparenza.
Volume realizzato in occasione della mostra personale “duemilaotto” di Alessandro Lupi, presso la galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Genova (14 marzo – 12 aprile 2008).