Titolo: Oreste Edgardo Rossi
Autore/Artista: Oreste Edgardo Rossi
Testi: Maria Teresa Castellana
Lingua: italiano, inglese
Traduzioni: Margherita Rossi
Anno: 2015
ISBN: 978-88-6057-296-7
Dimensione: cm 16,5×24
Rilegatura: brossura filo refe
Pagine: 80
Prezzo: € 20
Disponibile anche in versione ebook:
ISBN: 978-88-6057-303-2
Formato: PDF
Prezzo: download gratuito
Ha corso a perdifiato, dopo una giornata all’aria aperta, nei prati, nei campi. Oreste ha corso perché aveva in mente un altro gioco e doveva arrivare a casa prima che la nonna prendesse possesso della cucina per allestire la cena. Adesso, in ginocchio, non avverte più bruciare la pelle spellata dai rovi, assorbito com’è dall’impresa che ha annerito le sue piccole mani e riversato dentro l’ultimo cono di luce alla finestra, la sua giornata così piena di scoperte, di immagini. Oreste contempla orgoglioso la chiazza di pavimento rosso mattone della cucina zeppa dei suoi disegni, mentre ancora stringe il legnetto di vite cotto dalla stufa che lui ha usato come carboncino. Anche questa volta nonna Elisa non riuscirà a sgridare quel nipote prediletto. Un bambino con la smania di disegnare. Innanzitutto ciò che vede intorno a sé: alberi, animali, case della campagna di Cartosio, nell’Alto Monferrato, dove Oreste Edgardo Rossi è nato (1946), ha vissuto la prima infanzia e dove ha sempre fatto ritorno per ritrovare la casa, gli affetti, le memorie. Forse anche per ritrovarsi in quell’innocenza piena di stupore e di temerarietà che ancora oggi – dopo un lungo percorso artistico – gli fa dire che per disegnare bisogna lanciarsi sul foglio come fa un bambino. Con impeto. Senza i freni di paure o remore e condizionamenti.
E siccome l’avventura grafica di Oreste Rossi è partita da un mondo agricolo, in questo “luogo di immagini”, tutt’oggi ricco di sorprese, ci soffermiamo mentre sul tavolo di lavoro nello studio di Albissola scorrono i fogli, quasi un ruscello in piena di… pagine e pagine che sgusciano fuori dalle cartelle, si susseguono, si sovrappongono, schiumano luci, ombre, chiaroscuri.
Sono pagine che raccontano vicende affidate all’espressività degli oggetti: le cose assumono il significato di spunti narrativi visivi, dove affiorano i ricordi.
[Tratto dal testo di Maria Teresa Castellana]