«[…] Andrea Francolino viaggia ormai da qualche anno tra gli ambigui e spesso subdoli messaggi pubblicitari, rapportandosi con questa dimensione parallela, che pone sul gradino più alto del podio l’apparire, tutto ciò che fa riferimento alla percezione visiva. Uno sguardo, quello della pubblicità, che scivola sulla pelle, rimanendo in perenne stato di gravidanza e non arrivando mai a partorire l’identità intrinseca del reale. Il punto da cui parte Francolino sono perciò i così detti prodotti del consumismo, le icone “caldeggiate amabilmente” dai mass-media, un file sterminato di immagini, che viene acquisito dall’artista, decontestualizzato, per essere poi ricontestualizzato sotto altre spoglie. […]»
Tratto dal testo Spamming di Alberto Mattia Martini.
Volume realizzato in occasione della mostra “Andrea Francolino. Spamming” (31 March 2011 – 30 April 2011) at Eos Factory, piazza Baiamonti, 2 – Milan.