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PNF 06 – MARCUS JANSEN

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978-88-6057-235-6/236-3 , , , , , ,

Headline: Marcus Jansen
Authors / artists: Marcus Jansen
Texts: Alessandro Riva
Translations: Gabrielle Lewkowicz, Valentina Ciarelli
Year: 2014
ISBN: 978-88-6057-235-6
Size: 16.5 × 23.5 cm
Binding: cartonato
Pages: 64
Price: € 25,00

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Format: PDF
ISBN: 978-88-6057-236-3
Price: free download

Nato a New York City nel 1968, Jansen ha infatti trascorso i suoi primi anni nel Bronx, il quartiere nero più duro e più caotico dell’intera area urbana newyorchese. È lì, racconterà lui stesso, che iniziò precocemente a vedere New York “come una grande tela, dove le persone costantemente si esprimevano creativamente su di essa” “as a like a huge canvas, where people were constantly expressing themselves creatively on it”. “La mia prima influenza”, dirà, “fu semplicemente New York. La città in se stessa è un’opera d’arte. Ovunque si guardi si trova una combinazione di graffiti e vecchie architetture. È un fantastico mix dell’espressione umana”. […]
La chiave del lavoro di Jansen, oggi, andrebbe probabilmente individuata in questo suo “riconoscere”, fin da giovane, se non addirittura da bambino, lo spettacolo del reale, in maniera naturale, spontanea, come un “incantesimo” che sembrava avviluppare al contempo lui e le persone che incontrava sul suo cammino; e nel suo saperlo poi magicamente trasformare, da adulto, in fantastica e magniloquente metafora artistica.
Potremmo dire che nasca da lì, da quel primo sguardo ancora infantile, ingenuo, sul mondo – e tuttavia già così consapevole della terribile e straordinaria metaforicità del reale – la vocazione di Jansen a trasfigurare il reale, anche nei suoi aspetti più duri e drammatici, in qualche cosa d’altro: in un teatro del mondo, un teatro della rappresentazione non generato dal calcolo o dal pensiero (“Io non lavoro in modo calcolato. Quello che faccio è avere sentimenti e idee. Raccolgo un sacco di materiali e li organizzo, poi li metto insieme in maniera molto spontanea. Questo, per me, significa dipingere con lo spirito più che con la mente”. “I don’t work in a calculated way. What I do is get feelings and ideas. I gather a lot of materials and lay them out, and then I put things together very spontaneously. That, to me, is painting from the spirit rather than from the mind”).
Tratto dal testo “Istinto, visione e memoria nella pittura di Marcus Jansen” di Alessandro Riva

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