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PAOLO CONTI. CATALOG REASONED I | GALV 1969-1973

PRESENTAZIONE al Mart di Rovereto
Thursday 12 October at 17.30

ne discuteranno con l’artista il professore Renato Barilli and il direttore del Mart Gianfranco Maraniello

FLAMES 12 October 2017 pm 17.30 the PAOLO CONTI volume will be presented at the Mart museum in Rovereto. CATALOG REASONED I | GALV 1969-1973. Ne discuteranno insieme all’artista il prof. Renato Barilli e il direttore del Mart Gianfranco Maraniello.

The volume, a cura dell’Archivio Conti ed edito da Vanillaedizioni, raccoglie tutte le opere appartenenti al ciclo GALV e realizzate dall’artista tra il 1969 and the 1973. In lieve controtendenza rispetto ad un catalogo generale tradizionale, caratterizzato da una messe di immagini in b/n non sempre intellegibili, la scelta editoriale si è orientata verso una maggiore leggibilità del percorso dell’artista, con immagini di ampie dimensioni compatibilmente con l’eterogenea qualità del materiale che l’Archivio è riuscito a reperire. Complessivamente sono 349 le tavole, tra colore e b/n, con le relative schede.

Da un punto di vista critico il Catalogo Ragionato I contiene i saggi di Valerio Dehò e Giovanni Granzotto e, in una prospettiva storica, i saggi di Marcello Azzolini (1971) e di Renato Barilli (1972), oltre a un resoconto biograficocritico di L. Conti.

Tutte le opere del ciclo Galv sono in acciaio, sottoposto a diversi trattamenti, come la zincatura (anche iridescente), la nichelatura e la vernice a fuoco. I GALV rappresentano la prima risposta dell’artista al rapporto tra entropia e arte. La ricerca artistica per Conti è proprio la capacità di opporsi al disordine, creando incessantemente nuovi linguaggi.
La prima grande personale dell’artista, in 1971 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, fu proprio dedicata ai Galv. L’anno seguente Renato Barilli scriveva, in occasione della mostra alla Galleria La Loggia di Bologna:

“Sarebbe un errore imperdonabile far rientrare questi lavori di Paolo Conti nell’ambito della poetica del rottame, già assai diffusa ai tempi dell’informale e del nouveau réalisme: quella poetica che consisteva in una compiaciuta esibizione di lamine contorte e arrugginite. Una rapida ricognizione porta invece a scorgere che i vari elementi metallici usati da Conti sono lucidi, puliti, come appena usciti di fabbrica. E così è infatti: si tratta dei prodotti di scarto che si accumulano ai piedi delle grandi tranciatrici destinate a «stampare» i pezzi di tanti aggeggi e utensili. Ma la nozione controversa è in questo caso proprio quella di scarto: scarto perché, e in base a quali criteri? In realtà solo un occhio avveduto può distinguere di primo acchito quale dei due pezzi, usciti ad un unico parto dalla tranciatrice, sia quello buono, e quale quello sbagliato; presi per se stessi, appaiono entrambi netti, rigorosi, improntati a un bellissimo gioco combinatorio di profili geometrici. La giusta intuizione di Conti è stata allora di comprendere che solo ragioni estrinseche potevano portare a una distinzione e a un successivo scarto, tra quei prodotti gemelli; il pezzo «positivo» risulta tale solo tenendo presente una logica utensilistica, ben diversa da quella estetica; tolto questo, esiste un fascino del «negativo», anzi si potrebbe dire che esso è tanto più accattivante, quanto più libero e disponibile […].
Conti elegge la sua dimora nel regno delle ombre portate, nella vasta fascia negativa che circonda da ogni parte il ristretto perimetro dei pezzi utili, che poco alla volta verranno addomesticati e ridotti alle modestissime, banali forme degli aggeggi domestici. Mentre le ombre, dal canto loro, possono improvvisare senza fine i balletti del possibile, non senza darci l’illusoria sensazione di poterle riconoscere e «leggere», come sempre avviene delle ombre […]”.

Tra gli indefiniti riflessi di queste opere, il cui rigore si concede talvolta solo all’usura del tempo, emerge un mondo in riscatto (e i titoli spesso sarcastici lo dimostrano), in cui è l’ostinato ottimismo il motore della ricerca.

Mart di Rovereto
Corso Bettini 43 | Rovereto (TN)
info@mart.trento.it
www.mart.tn.it

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