Massimiliano Zaffino
Massimiliano Zaffino nasce a Chiavari (GE) nel 1976, dove vive e lavora.
Conseguito il diploma di Maestro d’Arte all’Istituto d’Arte di Chiavari, si iscrive all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Nello stesso periodo, attirato dai fumetti, inizia un breve periodo nello studio del fumettista Renzo Calegari, grande maestro, che decide di fargli colorare alcune pagine a bullon, che è per lui il primo vero contatto con il colore.
Il vero cambio e la decisione di investigare la pittura nasce, però, durante gli anni accademici che sono proprio un trampolino di lancio per quello che poi sarà la scelta definitiva.
Nella prima fase il suo lavoro viene ispirato da tagli fotografici con immagini di vita ordinaria. Questo lo porta ad una pittura illuminata che ha come finalità principale la relazione tra pittura di tradizione iperrealista e l’immagine “tout court”. Le prime sue personali da Guidi&Schoen e da Annovi Arte contemporanea (2006-2008) che vengono curate rispettivamente da Maurizio Sciaccaluga e Beatrice Buscaroli rappresentano per la sua formazione e lo studio dell’immagine quello che oggi è diventata la sua autonomia linguistica.
Nel 2012 è invitato a presentare il suo lavoro al Premio Fondazione VAF (Posizioni attuali dell’arte Italiana) dove dialoga con artisti emergenti.
Nei lavori più recenti la ricerca lo conduce ad opere che creano un legame con una realtà apparente, stabilendo all’interno della cornice pittorica un canale visivo familiare. Le visioni bucoliche/campestri, rilette, puntano ad un mistero da sviscerare con il gioco dei due mondi paralleli senza tempo né storia.
Oggi la sua ricerca continua e viene ben descritta da Massimo Pamio: «è un metafisico costruttivista che si concede imitazioni della natura in modalità moderne, stranianti. Un illusionista che si nasconde dietro il vetro del vero».