Guido Airoldi
Guido Airoldi è nato a Bergamo (Italia) nel 1977. Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Milano. I suoi interessi sono la pittura, il collage e la performance. Nel 2007 espone la sua prima personale – Dicotomie – al Castello Colleoni di Bergamo (Italia). Ha partecipato a numerose mostre e premi, ottenendo immediatamente apprezzamenti per la qualità del suo lavoro. Nel 2010 è finalista al IV Premio Arte Laguna dove esponendo all’Arsenale di Venezia e vincendo il Premio Speciale Catch by Eye, Save in the heart ottiene la possibilità di esporre a Londra. Vince anche il Premio Speciale Koller Gallery per esporre a Budapest. Partecipa alla collettiva Archiviarti alla Fabbrica Borroni di Milano, a cura di Fiordalice Sette. Qui il suo lavoro è notato da Mattia Munari che lo inserisce negli artisti della sua galleria: Ex Circus è la prima personale da Anfiteatro Arte di Milano. Poi espone Animali Recuperati alla Galleria Triangoloarte di Bergamo, curata da Paolo Bosc.
Nel 2011 il Comune di Lecce e l’Università del Salento gli organizzano la personale Circus Lupiensis, curata da Carolina Lio, al Castello di Carlo V. Espone in seguito Car On Air presso Superstudiopiù di Milano. Nel 2013 presenta la personale Silenzi Manifesti presso la Fabbrica Borroni (Milano) all’interno del progetto Spirito Italiano e QUOD SUM HOC ERITIS alla Triangoloarte di Bergamo. Nel 2015 espone l’installazione Heimat presso la Galleria Toselli di Milano e Silenzi Manifesti da Isolo17 a Verona. Nel 2016 espone Focus presso il Museo zoologico e paleontologico dell’Università Federico II di Napoli e alla Anywhere Art Company Gallery. Presenta, poi, la personale BesDiario, nell’ambito di Equinozio d’autunno 2016 e Circus Lupiensis nel 2017 entrambe al Castello di Rivara - Museo d’arte contemporanea, a cura di Franz Paludetto.
È stato finalista del Premio Arteam Cup 2016, 2018 e 2020 e Optima Prize 2018. Espone poi alla Fondazione Stelline di Milano e nuovamente al Castello di Rivara - Museo d’arte contemporanea, a cura di Franz Paludetto. Nel 2019 espone Heimat al Parlamento Europeo di Bruxelles e partecipa al progetto Specula presentato nelle sale del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Nel 2022 presenta Lèmene al Castello di Rivara - Museo d’arte contemporanea e Heimat, nella mostra collettiva Terra sacra a cura di Flavio Arensi, alla Mole Vanvitelliana di Ancona.