Elena Bellantoni
Elena Bellantoni (1975) artista e docente ABAQ L’Aquila, ABA Roma e NABA di Roma. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea studia a Parigi e Londra, dove nel 2007 ottiene un MA in Visual Art presso l’University Art of London. Nel 2007 è cofondatrice Platform Translation Group a Londra, nel 2008 apre lo spazio 91mQ art project space di Berlino. La sua ricerca artistica si concentra sui concetti di identità ed alterità – esplorando territori e comunità – impiegando il corpo e il linguaggio come mezzi di interazione. I dispositivi che l’artista utilizza vanno dal video, alla fotografia, alle installazioni, dalle sculture al disegno. Nel 2024 Bellantoni viene selezionata tra gli artisti finalisti del Mario Merz Prize alla Fondazione Merz di Torino. Nel 2023 l’artista apre la sfilata di Dior primavera-estate 2024 con l’installazione NOT HER presso i Giardini delle Tuileries di Parigi. Tra le residenze e premi: 2020 vince il Premio Arteam Cup; 2018 vince Nctm e l’Arte Studio Legale con residenza a Belgrado, Atene e Istanbul; 2017 The Subtle Urgencies, alla Fondazione Pistoletto e l’ArtHouse, Italia/Albania; 2016 selezionata dalla Soma Mexico, per residenza a Città del Messico; 2009 As long as I’m walking residenza con Francis Alÿs e Cuauthémoc Medina, curata da 98weeks, Beiruth. Nel 2018 è tra gli artisti vincitori della IV edizione dell’Italian Council del MIBACT; nel 2019 presenta il libro del progetto al MAXXI di Roma con un focus su tutta la sua produzione video. Nel 2018 è selezionata nei Collateral di Manifesta12 a Palermo e per Gran Tour d’Italie del MIBACT. Nel 2014 vince il Premio speciale Repubblica.it al Talent Prize; 2012 con In Other Words, the Black Market of Translation – Negotiating Contemporary Cultures vince il bando NGBK a Berlino con mostra alla Kunstraum Kreuzberg Bethanien. Nel 2009 vince il Movin’up Worldwide del GAI (Giovani Artisti Italiani) dalla Presidenza Consiglio dei ministri Italiano per residenza a Santiago del Cile; nel 2006 vince il Tempelhof-Schöneberg Kunstpreis di Berlino. Tra le mostre: La Grande visione italiana. Collezione Farnesina, The Arts House of the Old Parliament, Singapore, Tokyo, New York 2023; Racconti (in)visibili tra Cielo e Terra, Reial Cercle Artistic, Barcellona 2023; Se ci fosse luce sarebbe bellissimo, Fondazione Dino Zoli, Forlì 2023; Imperfetto Mare, CUBO e Torre Unipol, Bologna 2022; Parole Erranti: Tomaso Binga ed Elena Bellantoni, Residenza dell’Ambasciatore, Berna, Svizzera 2022; Il video rende felici / video arte in Italia, Palazzo delle Esposizioni 2022, Roma; In-finito, Istituto Italiano di Cultura a Madrid, 2022; Performative 0.1, MAXXI L’Aquila, 2021; Farnesina Collection, an open window on Contemporary Art, Istituto di Cultura Italiano, Parigi, 2020; Les paralleles du sud Manifesta13, Marsiglia, 2020; You got to burn to shine La Galleria Nazionale Roma 2019; Elena Bellantoni VideoGallery, MAXXI, Roma 2019; Analogue Eye Harboured, Cape Town 2018; The Picture Club, in “Across the Board: parts of Whole”, American Academy in Rome, Roma 2016. Collezioni pubbliche e private: Ministero Affari Esteri La Farnesina, Istituto Centrale per la Grafica, Fondazione Filiberto Menna e la collezione Fondazione Pietro ed Alberto Rossini. I suoi lavori video sono presenti nell’Italian Area Contemporary Archive a cura di Viafarini a Milano. Tra le monografie: Parole Passeggere: la pratica artistica come semantica dell’esistenza, Castelvecchi 2023; Elena Bellantoni, On the breadline Quodlibet 2019; Elena Bellantoni una partita invisibile con il pubblico, Postmedia Books, 2018.