Angelo Molinari
Angelo Molinari è nato ad Ameno (NO) nel 1956, dove tuttora vive e lavora. Ha compiuto gli studi artistici presso l’Istituto Statale d’Arte di Venezia e l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Fin da studente espone in diverse mostre collettive e personali; tra le più importanti di questo primo periodo espositivo ricordiamo “PATMOS” (Sala del Maniscalco, Urbino 1983) e “Il golpe del pianerottolo” (Galleria Moderna, Bologna 1982). All’Accademia incontra il maestro cinese Hsiao Chin che lo avvicina alla pittura orientale.
La sua pittura ha preso in esame vari linguaggi visuali, dalla fotografia alla foto-riproduzione con interventi pittorici, fino alle ultime ricerche astratto-gestuali. Ha esposto le sue opere in numerose mostre, sia personali che collettive, in Italia che all’estero. Nel 1990 espone alla Galleria Spriano di Omegna, è l’inizio di una lunga collaborazione e amicizia che dura tutt’oggi. Dal 2014 collabora con la galleria Weber di Torino.
Le ultime ricerche materiche di Molinari vedono il suo gesto astratto stendersi su strati di fogli di plastica trasparenti, scomponendo le profondità per piani fisicamente distanziati. Tra le sue mostre personali più recenti ricordiamo “In principio era il gesto” (Spazio Hus, Milano 2019), “Codice cromatico” (Galleria Cristina Moregola, Busto Arsizio 2016) e “Il Segno del Nero” (MEB Arte-Studio, Borgomanero).
Hanno scritto su di lui: Mariano Apa, Brenda Bacigalupo, Giorgio Caione, Luciano Caprile, Loredana Carena, Claudio Cerritelli, Francesca Gattoni, Lorella Giudici, Friedrich Wilhelm Heckmanns, Elisabetta Longari, Giulio Martinoli, Dino Marangon, Paolo Iacchetti, Fausta Squatritti, Elena Ginanneschi Arnaldi, Paolo Giuseppe Saporiti e Miklos Varga.