Alessandro Giampaoli
La ricerca di Alessandro Giampaoli (Pesaro, 1972) è un’avventura mistico-simbolica che esplora la Natura e la natura umana.
Il disegno e la pittura caratterizzano la prima fase della sua formazione artistica. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, si perfeziona all’Istituto Europeo di Design di Milano. Da questo momento inizia ad esplorare nuove soluzioni espressive attraverso fotografia, video e installazione, creando situazioni immersive, con una struttura narrativa, spesso dialogica.
La tradizione figurativa del passato viene vivificata nella rappresentazione essenziale di simboli e archetipi, pilastri di un’architettura visiva unitaria e onnicomprensiva, multiculturale ed inclusiva. Le sue opere, in cui la Natura è sempre una presenza viva, fluida e avvolgente, si nutrono di una costante tensione verso la dimensione del sacro, affrontando la tematica della disarmonia causata dalla separazione tra uomo e natura.
Dal 2000 ha esposto in mostre personali, collettive e fiere d’arte in Italia, Olanda, Inghilterra, Cina, Russia, Francia. Si ricordano ‘Deiwo’, mc2 Gallery, Milano, a cura di Claudio Composti (2011), ‘Photo Vernissage St. Petersburg’, Central Exhibiton Hall Manege, San Pietroburgo, a cura di Marina Jigarkhanyan (2011), LXIV Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi”, Palazzo degli Scalzi - Palazzo della Pretura, Sassoferrato, a cura di Silvia Cuppini (2014), ‘L’impénétrable simplicité de ce qui est’, Galerie Espèces d’Espaces, Parigi, a cura di Leonora Lotti e Bertrand Sallé (2015), ‘Punctum’, Galleria Lancellotti, Roma, a cura di Camilla Falcioni (2017), ‘Symbolum’, Palazzo Fiumi Sermattei, Museo Speleo Paleontologico ed Archeologico, Genga, a cura di Maria Savarese (2018), ‘Memoria collettiva - Casa Spazio ospita Casa Sponge’, Border Crossing, Eventi Collaterali Manifesta 12 Casa Spazio, Palermo, a cura di Lorenzo Calamia e Serena Ribaudo (2018), ‘Limen - Una terra chiamata orizzonte’, Conventino di Monteciccardo, Monteciccardo, a cura di Milena Becci (2020), ‘Natura Naturans’, Zamagni Galleria d’Arte, Rimini, a cura di Valerio Dehò (2021).
Nel 2014 vince la 64ª edizione della Rassegna Internazionale D’Arte/Premio “G.B. Salvi” di Sassoferrato. Nel 2017 la sua opera “La Stagione del Silenzio” viene utilizzata per l’immagine della 13ª edizione di TEATROLTRE, la rassegna di teatro sperimentale dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali). Nel 2022 è secondo alla decima edizione del Prisma Art Prize e finalista nella sezione pittura di Arteam Cup 2022.
L’attuale ricerca vede disegno e pittura tornare al centro della pratica artistica.