«L’ultimo lavoro Indizi Terrestri (2005) di Silvia Camporesi appare agli occhi dello spettatore come un dramma in tre atti, costruito sul bisogno di raggiungere verità e parole di senso, di riconoscimento e di conoscenza. Quello di Silvia Camporesi è però un dramma recitato e messo in scena senza parole, seppure raccontato minuziosamente in ogni suo particolare, come tutte le sue opere precedenti.[…] Nelle storie di Silvia Camporesi non si sentono le parole, ma è impossibile non riconoscere il suo pezzo di filo che si rende imprescindibile e indispensabile per compiere il suo personale – e autobiografico – dialogo/confronto con il mondo, evitando di perdere il senso e di finire nel canaletto di scolo come foglia morta.» Tratto dal testo do Paola Noè.
Volume pubblicato in occasione della mostra Silvia Camporesi. Indizi terrestri presso la galleria Bonioniarte Reggio Emilia.