Volume dedicato all’artista e fotografa genovese Carla Iacono (www.carlaiacono.it) e, in particolare, alla serie di lavori dal titolo Melancholia.
Le immagini sono state scattate durante i viaggi effettuati dall’artista per visitare la figlia Flora, che ha trascorso un anno a Tübingen nell’ambito del programma Erasmus. Si tratta quindi di un lavoro autobiografico, in cui il viaggio è inteso soprattutto nel suo significato archetipico, ovvero processo di individuazione, e come meccanismo di distacco/ritorno. Il tutto rappresenta, mantenendo quindi una forte valenza autobiografica, il rito di passaggio della separazione.
Come nei panorami simbolico-contemplativi del Romanticismo tedesco (in particolare i paesaggi di Caspar David Friedrich, citato esplicitamente in alcune immagini) il paesaggio è qui metafora dell’anima, ricco di contenuti che trascendono gli aspetti formali dell’immagine e rappresentano stati d’animo che spaziano dall’orgoglio materno alla malinconia ed alla preoccupazione per l’incertezza del futuro.
Il linguaggio è pittorico/fiabesco, secondo lo stile ormai consolidato di Iacono; ci mostra vedute trasfigurate dal filtro della fantasia: luce, colori, piccoli particolari realizzati a collage, tra cui i corpi celesti inseriti nei cieli di tutte le vedute, che proiettano il reale in una dimensione più intima ed onirica.
Come nell’omonimo film di Lars Von Trier “Melancholia”, da cui è mutuato anche il nome del progetto, i corpi celesti si stagliano sullo sfondo scatenando un senso di spaesamento e sottolineando la dicotomia (tra vulnerabilità e forza) dell’affrontare un futuro incerto.
SFOGLIA L’EBOOK: