Titolo: Antonietta Raphaël. Continuità del mito
Autore/Artista: Antonietta Raphaël
Testi: Luca Bochicchio, Marzio Pinottini
Lingua: italiano
Anno: 2015
ISBN: 978-88-6057-304-9
Dimensione: cm 14,8×21
Rilegatura: brossura grecata e fresata
Pagine: 48
Prezzo: € 15
Disponibile anche in versione ebook:
ISBN: 978-88-6057-305-6
Formato: PDF
Prezzo: download gratuito
Pubblicato in occasione della mostra omonima, a cura di Sally Paola Anselmo Pinottini, presso la Galleria d’Arte Narciso di Torino, dal 7 novembre 2015 al 9 gennaio 2016.
«Arrivata da lontano, dalla Lituania, dal Nord, e dopo aver vissuto una personale diaspora che l’ha portata sin dalla giovinezza in vari luoghi d’Europa, nei quali più intenso si percepiva il respiro dell’innovazione artistica, coltivò innanzitutto la musica, diplomandosi in pianoforte e conoscendo anche, fra Londra e Parigi, artisti quali Epstein e Soutine, Pascin e Chagall e la scultura di Kolbe, di Despiau e di Bourdelle e soprattutto di Maillol, da cui decise di trarre spunto.
La carica di novità portata dalla loro pittura trovò nella sensibilità d’animo di Antonietta un terreno fertile, intensamente permeato dagli umori della cultura e della religiosità yiddish, dalle tematiche bibliche e dalle accese cromie orientali che si riconosceranno poi nell’avventura cinese. […]
Fu sempre la vivacità di Antonietta a superare l’angusto per lei spazio a due dimensioni della tela, per abbracciare il tutto tondo della scultura, imprigionandovi e disvelando l’altezza degli antichi miti di cui era ricco il suo pensiero, nella sospesa attesa di vita dell’Adolescente del 1947, nella sensuale studiata promessa della Donna allo specchio del 1943, nel grande amore per le figlie, più volte ritratte, come la Miryam del 1942, che si possono ammirare in questa mostra, riflesso del commosso rispetto per l’angoscia di una madre come la Niobe del 1948 o per la pienezza della spirituale potenza creatrice di Genesi del 1947, inizio del mondo e di ognuno di noi.
Questa mostra, cogliendo l’occasione di ricordare la grande artista e la sua opera a quarant’anni dalla scomparsa, vuol anche offrire un caldo omaggio alla sua amicizia che ha contrappuntato reciprocamente la passione che ha reso vivi i lunghi anni di attività nel mondo dell’arte, un mondo che continua a rimeditare l’originalità e la vis espressiva di una Signora par suo».
Marzio Pinottini