Robert Pan – Eden

Robert Pan ha iniziato la sua collaborazione con la Galleria Goethe di Bolzano nel 2000. Ora presenta la sua quinta mostra personale. L’esposizione della Galleria Goethe è per Robert Pan l’inizio di una grande storia di successi. […]
I lavori di Pan ormai si muovono al di fuori di ogni figurativismo, anche se il cosmo, nel senso più ampio, costituisce ancora un punto di riferimento reale. I sogni cromatici di Pan non rimandano a una realtà, sono concreti, astratti e spirituali, così come il colore nella sua materialità e nella sua spiritualità. Pan è arrivato nel giardino dell’Eden.
A proposito del suo lavoro, Robert Pan dice di essere in realtà uno scultore, non un pittore. Da ciò anche il desiderio di occupare lo spazio in modo fondamentalmente diverso.
Nell’opera di Pan l’ignoto è un obiettivo del lavoro. La sua attenzione è rivolta al processo di ricerca dell’immagine, che viene guidato dalla forza plasmante dell’artista e dall’utilizzo del materiale. Il procedimento artistico non è spontaneo, ma intuitivo. Ciò che gli interessa è un far nascere meditato. Egli affronta il lavoro in modo pensoso, lasciando andare liberamente la sua fantasia creativa. È ben lontano da una mentalità ordinatrice, come negli impressionisti, il cui sguardo si fermava alla soglia del visibile. Pan crea un suo proprio mondo di esperienze, dietro il mondo evidente egli cerca un concetto artistico più ampio, un concetto soggettivo-intuitivopsicologico-spirituale. Dalla passione monumentale si scarica la sovrabbondanza spirituale dell’artista, riversandosi con colori e forme, luci e ombre.
L’opera di Robert Pan è retta dalla sua sensibilità per suggestioni psicologiche e atmosferiche che in passato si sono espresse in una simbologia religiosa e che oggi si manifestano attraverso un linguaggio luminoso astratto. I lavori di Pan racchiudono sempre anche una dimensione spirituale, hanno un silenzio contemplativo e un fascino e trasmettono una sensazione di incanto.
Tratto dal testo di Alberto Mattia Martini